Frankenstein, o l'umanità allo specchio
Come si fa a dire ancora qualcosa su un classico citato e recensito da chiunque? Non ho una risposta, ma posso dire come una rilettura di Frankenstein abbia generato in me queste tre considerazioni in ordine sparso. 1. «Tu sei il creatore, ma io sono il padrone! » Il romanzo in questione è uno specchio in cui l’umanità si riflette: Frankenstein svela la paura del creatore di fronte alla propria opera, un tema ancora attuale, in un tempo in cui le innovazioni tecnologiche sembrano sfuggire al controllo degli ideatori. Ogni invenzione porta con sé il peso di una responsabilità, più o meno grave a seconda del grado di irreversibilità del cambiamento. Victor afferma di essere «il responsabile di mali irreversibili» e di vivere una sincera angoscia al pensiero che la creatura – che definisce «il mostro» – avrebbe potuto compiere enormi misfatti. 2. Il padre di Victor definisce «inutile ciarpame» il trattato di magia De occulta philosophia libri III dell’alchimista Corneli