La percezione odierna del male e dell'orrore
Vorrei aprire una riflessione su un tema tanto vasto da non riuscire a vederne i confini, cercando non di risolvere la questione, ma di proporre un punto di vista. Per millenni l’essere umano ha discusso su quali fossero le caratteristiche del bene e del male; come questi due poli agissero nell’Uomo e nella Natura; quale peso avessero la predestinazione o una volontà superiore. La risposta maggioritaria è mutata a seconda dell’epoca, fino a giungere all’odierna percezione, nella quale il relativismo di vizi e virtù va per la maggiore. Nel dettaglio, vorrei discutere alcune caratteristiche tipiche dei mali di oggi e la concezione del dolore altrui, limitandomi ad alcuni esempi emblematici. Anselm Kiefer, Horror Vacui (1980) Ciò che ha mosso queste parole è stato un post su Facebook. La pagina in questione si occupa di condividere foto e altri generi di immagini che in qualche modo hanno segnato un’epoca e la coscienza collettiva. Nello specifico, vidi una fotografia di un paio