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L'oscura meraviglia di H. P. Lovecraft. Parte II

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  Il testo che segue continua e conclude l’analisi iniziata nella prima parte, qui .   Lovecraft non era un occultista, ma uno scrittore dell’orrore   Se Dagon è il racconto delle “prove generali” per la costruzione del suo universo, The Nameless City contiene i semi della mitologia legata a Cthulhu: il racconto presenta il tema di una civiltà antichissima venuta dallo spazio, in possesso di conoscenze proibite agli umani. Viene inoltre citato l’“arabo pazzo” Abdul Alhazred, autore dell’immaginario Necronomicon , testo con cui l’esploratore del racconto va alla ricerca della Città senza Nome. Qui infine è presente il celebre distico: «Non è morto ciò che in eterno può attendere, / e col passar di strane ère, anche la Morte muore.» Al Necronomicon si aggiunse altro materiale fittizio: i documenti frammentari e intraducibili della Grande Razza, ovvero i Manoscritti Pnakotici ; gli scritti blasfemi dei fedeli di Cthulhu, raccolti nel Testo di R’lyeh ; i Sette Libri Criptici d