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Abraxas dallo Gnosticismo a Jung

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  Nel sistema dello gnostico Basilide, la parola Abraxas, o Abrasax, viene applicata al Grande Arconte ( megas archon ), il prìncipe delle 365 sfere ( ouranoi ), che corrisponde al valore numerico delle sette lettere greche che compongono il nome ( ΑΒΡΑΣΑΞ ), secondo le regole dell’isosefia: Α = 1; Î’ = 2; Ρ = 100; Α = 1; ÎŁ = 200; Α = 1; Ξ = 60. Basilide visse nel II secolo d.C. e diede vita a un culto gnostico correlato all’adorazione di un dio solare. Egli considerava Abraxas la divinitĂ  suprema, fonte delle emanazioni divine, tuttavia, a causa della segretezza dei basilidiani e della censura a cui furono sottoposti con il Concilio di Nicea, oggi è diventata un’entitĂ  sfuggente. Le speculazioni fanno di Abraxas un dio egizio, o un demone. L’umanista Claudio Salmasio non fornì le prove di questa attribuzione egizia, mentre il teologo Johann Joachim Bellermann lo riteneva un composto delle parole abrak e sax , che significherebbero “la parola onorevole e sacra”. Altri hanno propo

La lunga marcia del proibizionismo statunitense

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  Il 17 gennaio 1920, entrava in vigore negli Stati Uniti il XVIII Emendamento alla Costituzione, che vietava di vendere, importare e produrre bevande che avessero un tasso alcolico superiore allo 0,5%. Era iniziata l’era del proibizionismo, che riguardava non solo gli Stati Uniti, ma, in forme piĂą o meno severe, anche nazioni come il Canada, la Gran Bretagna e i Paesi scandinavi.     Prodromi   La piaga dell’alcolismo imperversava negli Stati Uniti almeno dalla prima metĂ  dell’Ottocento. Senza particolari distinzioni di etĂ  o di ceto sociale, sia donne che uomini bevevano in media piĂą di altre parti del mondo. In alcune cittĂ , esisteva una vera e propria pausa alcolica dei lavoratori, il “grog time”, sancita dalle campane delle 11 del mattino e delle 4 del pomeriggio. La drinking culture è un insieme di comportamenti sociali e di tradizioni che riguardano il consumo di bevande alcoliche per motivi ricreativi. L’esempio statunitense offre molte informazioni agli studiosi,

Lord Dunsany e le meraviglie di uomini, eroi e divinitĂ . Parte I

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Lord Dunsany Il diciottesimo barone di Dunsany nacque a Londra nel 1878, ma venne presto chiamato nell’Irlanda dei suoi antenati. PersonalitĂ  dalle mille sfaccettature, era appassionato di scacchi, tanto da creare una propria variante del gioco e da inviare enigmi al The Times di Londra; amava la caccia e in giovinezza fu campione di tiro irlandese. Difendeva i diritti degli animali, perlomeno dei cani, opponendosi al taglio della coda allora consueto. Sostenne o presiedette diverse associazioni scacchistiche, culturali, sportive e sociali, tra cui i club di cricket e lo scoutismo. Era una figura ben inserita nel proprio ambiente, con molteplici interessi e la partecipazione a realtĂ  rispettabili come la Royal Geographical Society. Dunsany ricevette un’alta formazione, in luoghi come l’Eton College e il Royal Military College. La sua carriera militare fu lunga e appassionata: prestò regolare servizio fino al 1901, quando venne confermato elettore per i Rappresentanti dei Pari per l’

Conoscere e capire il Libro Rosso di Jung

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  Scritto tra il 1913 e il 1930, il Liber Novus (o Libro Rosso ) di Carl Gustav Jung è un’opera difficile da definire. Non era stata pensata per la pubblicazione, benchĂ© Jung avesse curato l’originale nei minimi particolari, dall’ottima rilegatura alla qualitĂ  della carta, fino ai pregevoli disegni, perlopiĂą nello stile delle miniature dei manoscritti medievali o dei mandala indĂą. PerchĂ© il doppio nome? Il volume nasce da un manoscritto in folio, rilegato in pelle rossa, che Jung aveva titolato Liber Novus . Accessibile al pubblico dal 2009, grazie alla collaborazione degli eredi, venne pubblicato da W. W. Norton in traduzione inglese, con tre appendici e oltre 1.500 note editoriali. Nella Reader’s Edition del 2012, vengono omesse le riproduzioni in facsimile del manoscritto calligrafico originale e l’edizione, che include il testo completo, presenta un’introduzione e le note di Sonu Shamdasani.   L’originale si sviluppò a partire dai Libri Neri , taccuini scritti nel periodo

La tragedia matematica in Stella Maris di Cormac McCarthy

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  Alcuni hanno definito The Passenger e Stella Maris come un dittico, ma a ben guardare ciò è vero fino a un certo punto. Le due storie condividono elementi in comune, a livello di trama, ma lo stile è in parte diverso e le due storie possono essere lette in maniera indipendente l’una dall’altra. NĂ© Stella Maris completa o risolve dubbi e perplessitĂ  emersi in The Passenger . E va bene così.   Il libro è scandito dai sette dialoghi tra lo psichiatra Robert Cohen e la paziente Alicia Western (il cui vero nome era Alice, poi cambiato tramite documenti falsi), la quale ha scelto volontariamente di entrare nell’istituto psichiatrico Stella Maris, a Black River Falls, Wisconsin. Nel 1972, a vent’anni, Alicia vi entra per la terza volta. In precedenza, le era stata diagnosticata una schizofrenia paranoide, caratterizzata da ripetuti tentativi di suicidio e da vive allucinazioni (su tutte, il Talidomide Kid e, infine, l’Arcathron). La diagnosi non rinchiude Alicia in un’etichetta,