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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Impronte di classici II

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  Sir John Lavery,  Alice  (1919) La rubrica  Impronte di classici  si propone di commentare i classici della letteratura. Non si tratta di recensioni, bensì di impressioni, utili a fornire un rapido sguardo d’insieme sulle opere e ad evidenziarne alcuni aspetti. L’obiettivo è offrire ai lettori una sintesi ed eventualmente sollecitarne o disincentivarne la lettura. Nella rubrica di oggi parlo di cinque libri: Poems di E. Dickinson, Heart of Darkness di J. Conrad, The Catcher in the Rye di J. D. Salinger, On the Road di J. Kerouac,  Memorie di un librario di G. Orwell. Per queste e altre impressioni di classici – e non solo – mi trovate anche su Goodreads ( qui ).   Emily Dickinson, Poems ( Poesie , 1890)   Cover realizzata da Leslie Goldman Nel 1890 usciva postuma la prima raccolta poetica di Emily Dickinson, curata M. Loomis Todd e T. W. Higginson; in vita erano state pubblicate solamente poesie singole, quasi sempre senza il consenso dell’Autrice e spesso con str

Effetti e sviluppi delle crociate. Parte III

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  Per la seconda parte, si veda qui . La mappa detta "di Colombo", disegnata nel 1490 ca, a Lisbona La fine di un’epoca e il nuovo inizio   Il “risveglio” dell’Occidente era già iniziato prima delle crociate, che ne rappresentano anzi una certa declinazione. L’interesse culturale per il mondo islamico fu sicuramente diffuso in Medio Oriente, ma fu nella penisola iberica che si ebbero i risultati più eclatanti; e anche qui, la crociata, inserita nella Reconquista , affiancò questo interesse. Oltre all’àmbito di ricerca, un altro fenomeno che andava in una direzione laica della società fu l’evoluzione dei rapporti feudali e la crescita delle città, per cui si intuì che il diritto del vassallo poteva estendersi al cittadino libero. Cultura e diritto furono due direttrici importanti per la presa di coscienza dell’individuo. La fondazione di istituzioni non religiose, promosse da singoli cittadini per rispondere a problemi concreti, che richiedevano l’intervento di persone

Effetti e sviluppi delle crociate. Parte II

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  Per la prima parte, si veda qui . Miniatura della battaglia di Cresson, tratta da Les Passages fait Outremer  di Sébastien Mamerot; Bibliothèque National FR. 5594 Fol. 197 (seconda metà del XV secolo) I maestri templari nel contesto delle crociate: alcune conclusioni   Il fondatore Hugues de Payns morì nel 1136 e la guida dell’Ordine templare passò a Robert de Craon, il quale si adoperò per fare espandere il neo-nato ordine militare. Sotto il suo magistero fu emanata l’ Omne datum optimum da parte di Innocenzo II, che garantì l’autonomia templare, l’esenzione da tasse e gabelle e il permesso di portare la croce rossa sull’abito bianco. Altre due bolle interessarono l’Ordine in questo periodo: la Milites Templi (1144) di Celestino II, per incentivare le donazioni a favore del Tempio, e la Militia Dei (1145) di Eugenio III, che consentiva di prelevare le decime, le tasse funerarie e di seppellire i morti in cimiteri di loro proprietà. La protezione del pontefice si estese in