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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Peter Cameron e la trama sottesa al quotidiano

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  Dodici racconti apparsi in precedenza su diverse riviste, tra cui Rolling Stone e The New Yorker. Pur nell’irrealtà di alcune trame – su tutte, quella de Il cane segreto – queste storie sono una descrizione al dettaglio delle nostre esistenze. C’è la parte realistica, ovvero i dialoghi quotidiani, che per la maggior parte non portano a nulla, e le scelte banali (meglio una Coca o una 7 Up?), che scandiscono le giornate. C’è però anche la parte nebulosa dell’esistenza, fatta di lutti, dolori soffocati, amori non corrisposti e insicurezze. Che cosa fa la gente tutto il giorno? Ciò che ti immagini e vivi in prima persona: gli impegni, la visione di un film, le decisioni da cui non si torna più indietro, i progetti di vita che si avverano e, soprattutto, quelli che non si realizzano mai. Incompiutezza e storture sono misura di ogni esistenza umana: «Ricordo di aver pensato che anche il mondo sarebbe finito così, con le persone che scomparivano in silenzio, una dopo l’altra, come se

Apocalisse a base di ghiaccio-nove

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  Copertina della prima edizione, pubblicata da Holt, Rinehart & Winston Quando uscì nel 1963, Ghiaccio-nove ( Cat’s Cradle ) di Kurt Vonnegut fu definito dallo scrittore Graham Greene come «uno dei tre migliori romanzi dell’anno, scritto dal più bravo scrittore vivente». L’opera contribuì a fargli ottenere una laurea honoris causa in antropologia, presso l’Università di Chicago, e una nomina per il prestigioso Hugo Award dedicato alla letteratura fantascientifica. La sua diffusione capillare lo portò a essere letto anche tra gli studenti, tanto che, nel 1972, il consiglio scolastico di Strongsville, Ohio, vietò il romanzo senza dare una motivazione, ma dal report dell’incontro emergono definizioni come «completamente malato» e «spazzatura». Si stava ormai diffondendo un clima da “ritorno all’ordine”, dopo la rivoluzione culturale del ’68, e il divieto venne revocato solo nel 1976. Non fu un caso unico, come attestano le contestazioni al libro alla Merrimack High School del New

Il satanismo benestante di Rosemary's Baby

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  Un vecchio adagio antisovietico recitava: «I comunisti mangiano i bambini». Ecco, per gli inquilini del palazzo in cui abita Rosemary Woodhouse si potrebbe dire qualcosa come: «La classe media trasforma i bambini nei figli del diavolo». Ma mettiamo da parte la politica, benché di politica in senso lato ce ne sia nel romanzo.   Rosemary’s Baby fu pubblicato nel 1967, una fase storica in cui negli Stati Uniti (e non solo) era difficile non restare influenzati dai cambiamenti in atto o dal loro rifiuto. L’autore, Ira Levin, era un ateo di origini ebraiche, che aveva già avuto un buon successo con A Kiss Before Dying (1953), opera che gli valse l’Edgar Allan Poe Award e l’adattamento in due film omonimi. All’epoca in cui uscì Rosemary’s Baby , l’Autore era sposato con la sua prima moglie, con la quale ebbe tre figli, prima di divorziare nel 1968. Viene da chiedersi se nei dialoghi tra la protagonista e il marito Guy non ci sia un’eco di questa separazione, tale da renderli così s

Neuromante di Gibson è ancora oltre la nostra condizione

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Copertina dell'edizione inglese Ace   Si è soliti definire Neuromante ( Neuromancer , 1984) di William Gibson il manifesto del filone cyberpunk, ma è una convenzione, che rischia di escludere altre colonne portanti del sottogenere come Bruce Sterling. Ci sono poi gli antesignani del filone, tra cui Aldous Huxley e George Orwell , e autori che hanno contribuito a definire questo immaginario come J. G. Ballard e Philip K. Dick. Certo il pregio di Neuromancer è di aver raccolto e sviluppato le principali caratteristiche del filone, incontrando un pubblico che ne ha riconosciuto il valore e una critica che gli ha conferito i tre maggiori premi letterari dedicati alla science-fiction: i Premi Hugo, Nebula e Philip K. Dick. Inoltre, il romanzo ha dato vita alla Trilogia dello Sprawl, completata da Giù nel ciberspazio ( Count Zero , 1986) e Monna Lisa Cyberpunk ( Mona Lisa Overdrive , 1988).   Una storia innovativa?   L’universo narrativo di Neuromancer era già stato int