Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Conoscere e capire il Libro Rosso di Jung

Immagine
  Scritto tra il 1913 e il 1930, il Liber Novus (o Libro Rosso ) di Carl Gustav Jung è un’opera difficile da definire. Non era stata pensata per la pubblicazione, benché Jung avesse curato l’originale nei minimi particolari, dall’ottima rilegatura alla qualità della carta, fino ai pregevoli disegni, perlopiù nello stile delle miniature dei manoscritti medievali o dei mandala indù. Perché il doppio nome? Il volume nasce da un manoscritto in folio, rilegato in pelle rossa, che Jung aveva titolato Liber Novus . Accessibile al pubblico dal 2009, grazie alla collaborazione degli eredi, venne pubblicato da W. W. Norton in traduzione inglese, con tre appendici e oltre 1.500 note editoriali. Nella Reader’s Edition del 2012, vengono omesse le riproduzioni in facsimile del manoscritto calligrafico originale e l’edizione, che include il testo completo, presenta un’introduzione e le note di Sonu Shamdasani.   L’originale si sviluppò a partire dai Libri Neri , taccuini scritti nel periodo

La tragedia matematica in Stella Maris di Cormac McCarthy

Immagine
  Alcuni hanno definito The Passenger e Stella Maris come un dittico, ma a ben guardare ciò è vero fino a un certo punto. Le due storie condividono elementi in comune, a livello di trama, ma lo stile è in parte diverso e le due storie possono essere lette in maniera indipendente l’una dall’altra. Né Stella Maris completa o risolve dubbi e perplessità emersi in The Passenger . E va bene così.   Il libro è scandito dai sette dialoghi tra lo psichiatra Robert Cohen e la paziente Alicia Western (il cui vero nome era Alice, poi cambiato tramite documenti falsi), la quale ha scelto volontariamente di entrare nell’istituto psichiatrico Stella Maris, a Black River Falls, Wisconsin. Nel 1972, a vent’anni, Alicia vi entra per la terza volta. In precedenza, le era stata diagnosticata una schizofrenia paranoide, caratterizzata da ripetuti tentativi di suicidio e da vive allucinazioni (su tutte, il Talidomide Kid e, infine, l’Arcathron). La diagnosi non rinchiude Alicia in un’etichetta,