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Visualizzazione dei post da agosto, 2022

Recensione Nope. Alla ricerca di un'immagine

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[La recensione contiene spoiler.]   Nope è il terzo film di Jordan Peele e un’inedita declinazione personale della fantascienza in chiave horror. La pellicola si apre nel 1998, sul set della sitcom immaginaria Gordy’s Home , in cui lo scimpanzé protagonista, in uno scoppio d’ira, massacra alcuni co-protagonisti umani. Veniamo così catapultati nel presente, in un ranch che addestra cavalli per il mondo del cinema e delle serie tv. I fratelli Otis “OJ” (Daniel Kaluuya) ed Emerald “Em” Haywood (Keke Palmer) ereditano la struttura, dopo l’insolita morte del padre, colpito da una moneta caduta dal cielo. OJ è un personaggio conservativo, intenzionato a portare avanti l’attività paterna, senza troppi compromessi con lo show business, che consuma i suoi cavalli con scarso rispetto, in nome di una buona ripresa. Kaluuya veste qui i panni dell’addestratore e del cowboy, ma la sua interpretazione appare troppo legata al precedente immaginario di Peele, con figure allucinate e catatonic

Recensione X. L'ossessione del tempo perduto

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[La recensione contiene spoiler.]   X è un film che dà nuova linfa al genere horror. Ti West ne è regista, sceneggiatore e co-produttore e torna al cinema dopo sei anni, in cui è stato regista per singoli episodi di differenti serie tv. Il film è ambientato in Texas, nel 1979, e si apre con due poliziotti che scoprono una carneficina all’interno di una casa di campagna. Un flashback ci porta a prima della strage: una troupe raffazzonata è in viaggio verso quella casa, dove gireranno un film porno di ambientazione bucolica. Questa la trama, in cui si muove il classico gruppo di giovani votato al massacro. Ma è proprio così?   I personaggi della troupe sono sei. Maxine (Mia Goth) è una giovane donna, libera da ogni tabù, il cui unico obiettivo è raggiungere quel successo a cui si sente inevitabilmente destinata. La ballerina di burlesque Bobby-Lynne è l’attrice più matura, ma ancora affascinante, emancipata e forte, nonostante nutra qualche dubbio su Maxine, che rappresenta la

Monografie d'arte. Francesco Guardi

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  Pietro Longhi, Ritratto di Francesco Guardi  (1764)   Quale fu la sua prima formazione?   Francesco Guardi nacque a Venezia, da una famiglia di origine trentina proveniente da Vienna: il padre Domenico era stato chiamato nella capitale dallo zio, per studiare la pittura. Il padre morì giovane, ma la famiglia riuscì a portarne avanti la bottega veneziana. Il fratello Giannantonio era influenzato da Sebastiano Ricci e si pose a capo della bottega; in seguito si formarono i fratelli Francesco e il più giovane Nicolò, influenzati dal gusto esotista della committenza europea.   Giannantonio Guardi, Ritratto di Johann Matthias von der Schulenburg  (1741 ca) Quando avvenne la svolta verso il vedutismo?   Intorno alla metà degli anni Cinquanta del Settecento, con opere come La festa del Giovedì grasso in Piazzetta (1758): si percepisce una prima influenza canalettiana e Guardi riprende anche l’utilizzo della camera ottica. Nella Processione notturna in piazza San Marco , son

Monografie d'arte. Canaletto

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  Antonio Visentini, Ritratto di Canaletto  (1754) Quale fu la prima formazione?   Giovanni Antonio Canal, detto Canaletto, nacque a Venezia nel 1697. Il padre Bernardo era uno scenografo e vedutista. Nei primi tempi, Antonio e il fratello Cristoforo lavoravano insieme al padre. Nel 1719, Antonio e il padre si recarono a Roma per allestire scenografie in vista del carnevale dell’anno successivo. A Roma, il giovane decise di dedicarsi al vedutismo, influenzato da artisti come van Wittel e Codazzi. Nelle prime vedute veneziane emerge l’influenza dello scenografo Marco Ricci: nella veduta del  Canal Grande da Palazzo Balbi verso Rialto  si trovano i toni brunacei della tradizione riccesca, le figure piccole e generiche, benché in pose vivaci. Canaletto ci inserisce due fonti di luce, con ombre che arrivano da entrambi i lati.   Canaletto, Canal Grande da Palazzo Balbi verso Rialto  (1721 ca) Quali furono i primi committenti?   Canaletto successe, come fulcro delle commissi