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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

La torre di Bae Myung-hoon

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  Copertina di Lucrezia Viperina per ADD Editore, nell'edizione del 2022 Bae Myung-Hoon, classe 1978, è uno degli scrittori di fantascienza più famosi della Corea del Sud, con molteplici romanzi e raccolte di racconti all’attivo. La torre è un’opera risalente al 2009, edita in Italia da ADD nel 2022, con la traduzione di Lia Iovenitti. Il libro appartiene a quel filone narrativo ambientato in poderosi edifici-mondo, che trova dei precursori in The World Inside  (1971) di Robert Silverberg e in High-Rise (1975) di J. G. Ballard. Come in quest’ultimo caso, siamo di fronte a un romanzo sociale, benché il libro di Myung-hoon sia una raccolta di racconti con un’ambientazione condivisa e alcuni collegamenti minori. Nella sua torre, denominata Beanstalk, si trovano quelle atmosfere a cui ci siamo abituati, solo di recente, con serie tv come Squid Game e film come Parasite e Everything Everywhere All at Once (che però è una storia di cinesi immigrati e non di coreani). Vi è infatti un

Terrorismo islamico e giustificazionismo occidentale. Parte III

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  Una famiglia di profughi ebrei yemeniti, nel 1949 Ostacolare il cammino degli studenti ebrei, marchiare le case di ebrei, vandalizzare un cimitero ebraico, danneggiare le pietre d’inciampo e molto altro: tutto questo non è solo antisionismo. È antisemitismo. Attuato peraltro nel più classico dei modi. Se siete coloro che supportano queste azioni, il prossimo 27 gennaio, Giorno della Memoria, abbiate la decenza di non condividere testi e frasi di Primo Levi, Hannah Arendt, Anna Frank, Liliana Segre e altri. Se avete sbandierato per Hamas siete una causa persa; ma se lo avete fatto per il popolo palestinese, allora non ha senso non porsi a difesa e condannare, in parallelo, gli atti di antisemitismo che stanno avvenendo nel mondo. Vi è chi vuole la pace e chi sta approfittando della situazione per aggredire e intimidire gli ebrei. Inutile dire che le due cose non sono sovrapponibili.   Antisemitismo e fondamentalismo islamico   Ho ascoltato persone che si sono dette preoccupa

L'amante fedele di Massimo Bontempelli

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Copertina dell'edizione del 2023 di Utopia Editore Scritti tra il 1940 e il 1946, i racconti de L’amante fedele di Massimo Bontempelli vennero pubblicati nel 1953, anno in cui lo scrittore vinse il Premio Strega. Quindici titoli, di lunghezza differente, con l’ultimo racconto che adotta una struttura da romanzo breve e una suddivisione in capitoletti. Un’altra distinzione riguarda il passaggio dalla prima alla terza persona, tuttavia, pur intuendosi come i testi siano stati scritti in diverse fasi, lo stile risulta omogeneo. Un tratto che mi ha colpito, e che mi ha riportato alla mente gli scritti italiani dell’epoca, è l’alternanza dei tempi verbali passati con quelli presenti, anche all’interno dello stesso periodo, e l’utilizzo del passato remoto laddove oggi si preferisce il passato prossimo. Bontempelli è poi il maestro del realismo magico all’italiana e la maggior parte dei racconti de L’amante fedele lo dimostra. In una nuova edizione del 2023, Utopia Editore ci restit

Egittomania e femminismo insieme a Bram Stoker

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  Copertina di The Jewel of Seven Stars  di Bram Stoker, nell'edizione del 2022 di ABEditore Nel 1882, gli inglesi occuparono l’Egitto, esercitando un’influenza sul Paese e subendola a loro volta. In epoca vittoriana, e poi edoardiana, crebbe il fascino degli europei per questa terra, a seguito di scoperte archeologiche come la Stele di Rosetta e di un vasto commercio di manufatti. Era esplosa l’egittomania, con oggetti richiesti dai collezionisti e dai musei, talvolta persino donati dalle autorità egiziane, come nel caso dei due obelischi noti come Ago di Cleopatra, offerti al Regno Unito e agli Stati Uniti. Le mostre e gli studi archeologici alimentarono la letteratura a cavallo tra Ottocento e Novecento, dal racconto Some Words with a Mummy (1845) di Edgar Allan Poe, attraverso i racconti Lost in a Pyramid; or, The Mummy’s Curse (1869) di Louisa May Alcott e Lot No. 249 (1892) e The Ring of Toth (1894) di Arthur Conan Doyle , fino al più tardo Imprisoned with the Pharaohs (