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Visualizzazione dei post da gennaio, 2015

Il valore magico del nome

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Riprendo il discorso sul valore magico del nome (già introdotto  qui ), prendendo come esempio il nome segreto di Roma e il mito riguardante il vero nome di Ra. Il nome segreto di Roma Roma ebbe un nome segreto, impronunciabile, pena la morte. Solo i Pontefici Massimi lo conoscevano e tramandavano, come ci conferma Giulio Solino, un dotto vissuto nel III secolo d.C. Egli afferma che questo nome era a conoscenza dei soli capi di stato, che lo tramandavano al momento del passaggio del potere. Il Pontefice Massimo pronunciava il nome segreto solo ed esclusivamente durante i sacrifici rituali. Si ha prova di un antico rituale compiuto durante il solstizio d’inverno in onore della dea Angerona, la cui statua ha la bocca bendata, forse proprio per alludere alla segretezza. Macrobio, un funzionario imperiale vissuto tra il IV ed il V secolo d.C., nei suoi Saturnalia , riporta che il nome arcano era scritto in libri antichissimi, però ognuno di essi citava un nome diverso, quasi