Terrorismo islamico e giustificazionismo occidentale. Parte II
La posizione della Striscia di Gaza, evidenziata in rosso In queste settimane, ciascuno di noi vive un certo grado di sopraffazione rispetto agli eventi internazionali in atto. Per quanto mi riguarda, mi ha colpito la notizia della morte della sedicenne iraniana Armita Garawand , finita in coma dopo un pestaggio in metro per non aver indossato il velo. Mi ha turbato leggere che nella serie di terremoti di ottobre in Afghanistan, siano morti tanti bambini e tante donne, perché erano perlopiù imprigionate in casa e, quelle che sono fuggite dagli edifici senza velo, sono state picchiate perché a volto scoperto e senza l’accompagnatore maschile. Mi ha rattristato la continua deriva turca, a un secolo dalla sua nascita, da Stato laico a Paese sempre più islamizzato, con una leadership guidata da Recep Tayyip Erdoğan che appoggia Hamas, ritenendola una milizia che lotta per l’indipendenza, ma che al contempo, quando si tratta dei popoli armeno e curdo, li ritiene terroristi. Il presid