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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

Jihadisti e religione del consumo

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Che cos'è un uomo senza religione? Un uomo libero. Libero di fare che cosa? Libero di vivere la sua vita. Chi, oggi, avrebbe voglia di combattere, a fatti e parole, per un ideale, per una morale? Di fatto, molto pochi; di quei pochi, i più si pongono come limite invalicabile la morte. Nel senso che pochissimi oggi sarebbero pronti a dare la vita (anche in modo figurato) per una qualsiasi cosa. Perché? Perché - direbbe qualcuno - hanno ucciso Dio, ponendo il nulla come erede al trono; perché - essendo liberi di vivere nel cosiddetto benessere - si godono la vita e trascurano lo spirito. Ecco perché l'Occidente ha fallito; ecco perché gli jihadisti - in un modo o nell'altro - vinceranno. Vincerà la loro forza distruttiva, benché non le loro idee. Non essendoci niente di nuovo all'orizzonte, incapaci di comprendere che il progresso è stato per noi un nuovo dio fittizio a cui offrire noi stessi per timore di esserne esclusi, ecco che il ritorno al passato sarà una strad