Giochi stellari, il mito dell'eroe nello spazio
Un viaggio epico nello spazio, che muove i
primi passi da un videogioco arcade. Giochi stellari (The Last
Starfighter, 1984) è una piccola perla della fantascienza anni Ottanta, che
unisce il tema del classico viaggio dell’eroe a un’avventura spaziale.
Diretto da Nick Castle e scritto da
Jonathan R. Betuel, la trama segue Alex Rogan (Lance Guest), un adolescente che
vive in un modesto parco di roulotte, sognando di sfuggire alla monotonia della
sua vita quotidiana. Il destino gli si presenta sottoforma di un videogioco
arcade, Starfighter, che si rivela essere un test per reclutare piloti spaziali. Trasportato
nel cosmo da Centauri (Robert Preston), un enigmatico e carismatico emissario extraterrestre,
Alex è chiamato a combattere la minaccia portata dall’Impero Ko-Dan.
Il film si distingue per l’uso pionieristico
degli effetti speciali in CGI (viene mostrata la prima battaglia spaziale
girata con questa tecnologia), un’innovazione per l’epoca che, pur mostrando oggi i
suoi limiti, aggiunge un fascino nostalgico all’opera. Inoltre,
Giochi stellari punta sul calore umano e sull’evoluzione personale del
protagonista, un bravo ragazzo con la testa sulle spalle, che tuttavia, in un
primo momento, risulta essere un eroe improbabile.
Alex è l’esempio di chi prova a superare i
limiti personali per trovare un proprio posto nel mondo o – in questo caso –
nell’universo. La sceneggiatura scandisce bene i momenti della scoperta, della
crescita e dell’assunzione di responsabilità, trasmettendo un messaggio di genuina
speranza.
Alla sua uscita, il film fu un buon successo
commerciale, quasi raddoppiando il budget di quindici milioni di dollari e,
negli anni, è divenuto un cult. Merita, in particolare, la colonna sonora di
Craig Safan, capace di amplificare l’atmosfera epica e il senso di meraviglia. Oltre
al protagonista, vi sono poi personaggi con i quali è facile empatizzare, da
Maggie Gordon (Catherine Mary Stewart) all’alieno Grig (Dan O’Herlihy).
Pur nato sulla scia di altre opere di fantascienza maggiori, come Star Wars, Giochi stellari trova una sua dimensione espressiva apprezzabile ancora oggi. Inoltre, se volete leggere una storia simile alle premesse del film, vi suggerisco il romanzo Armada (2015) di Ernest Cline, l’autore di Ready Player One.
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