Uno sguardo a Indiezine
Ho da poco scoperto Indiezine, un
magazine online gratuito realizzato da LudiTales. Dato che le tematiche
trattate si addicono ai miei interessi e al mondo del fantastico di cui parlo
qui, ho deciso di presentarvelo! Ovviamente non avrebbe senso farvi la
recensione delle recensioni, perciò mi limito a introdurvi i primi due numeri con
alcuni brevi commenti.
Indiezine 1
Nel suo editoriale, Giulia Silvestri
afferma che Indiezine nasca per dare voce alle piccole case editrici e
agli autori indipendenti. Da un rapido sguardo ai contenuti, troviamo gli
interventi di bookstagrammer, scrittori, editor, attivistə queer e un
editore.
Andrea Ventura parla della sua idea di
dare il giusto peso alla scrittura comica, spesso relegata ai margini alle
fiere e nelle librerie. Quando poi si tratta di autori self di questo genere,
la cosa si complica ancora di più. Ecco allora che l’articolo si concentra sul
tema degli indipendenti, proponendo di “fare squadra”, a partire da un hashtag
libero: #quindie.
Segue l’intervista a De Tomi Editore, casa
editrice nata nel 2023 dalla decisa volontà del suo fondatore, che nei primi
tempi ha dovuto affrontare non poche difficoltà pratiche. La CE tiene molto in
considerazione anche l’impatto ambientale dell’editoria e adotta soluzioni come
il programma Planet di Shopify con l’obiettivo «di sviluppare un e-commerce a “impatto
zero”». A fine intervista, trovate anche un primo incontro con i libri De Tomi,
per cominciare a conoscerne la linea editoriale.
Seguono recensioni di libri di autori
indipendenti o pubblicati da piccole case editrici; le segnalazioni dei lettori,
un freebie e altri piccoli doni ai lettori, tra cui il QR Code per accedere ai
segnalibri del magazine.
Il volume si conclude con Siria Andrə’ Comite, che vi invito a conoscere a partire
dalla dettagliata biografia che precede il suo racconto breve, e con un
approfondimento a firma Marta K. Destler, che mi ha ricordato molto certi buoni
consigli del feng shui applicato alle abitazioni.
Nel complesso, l’uscita si caratterizza
per un focus deciso sulle recensioni di libri, sull’incentivo all’interazione
da parte dei lettori e su una proposta tematica molto varia, secondo le linee
generali indicate dall’editoriale.
Potete scaricare gratuitamente Indiezine
1 qui.
Indiezine 2
Parto dalla copertina: viene riproposta una tecnica a collage, con disegni di Giulia Silvestri, ma questa volta i colori si amalgamano meglio,
rendendo la copertina più accattivante. Cambia l’impostazione dell’indice,
perché si adatta al principale contenuto della seconda uscita, ovvero la science
fiction.
L’editoriale della stessa Silvestri introduce
il tema della metamorfosi, un cambiamento che, abbattendo i pregiudizi, può
aprire alla rivoluzione di cui parlava nel numero precedente.
Il primo contributo è una presentazione di
Maria Lucia Caparelli, che ci introduce al suo romanzo Wambleeska, l’avvio
di una saga distopica incentrata sui cloni e sulla privazione della libertà. Segue
un testo di Andy Arton, che recensisce Stellaria di Azzurra Pasquali,
una space opera con elementi romance, che mescola particolari tecnici a una
buona dose di erotismo, il tutto mantenendo una certa naturalezza. Poco più
avanti, Andy Arton cura anche la recensione della graphic novel Cuore di
Simone Pace, che ho recuperato due settimane fa e che conto di leggere ad
aprile.
Ameba Unicellulare si dedica invece a una Guida
galattica alla fantascienza italiana, un tema che sta affascinando anche me
e di cui sto parlando in questi mesi su Alchill Studios (qui): il suo articolo
è una precisa disamina di quanto accade nel panorama editoriale italiano, tra
le poche luci e le preoccupanti ombre che si affacciano sul genere. Sùbito dopo
l’articolo troviamo una bella carrellata di copertine dedicate alla
fantascienza italiana contemporanea e – con mia grande sorpresa mentre vi
scrivo – ho trovato anche quella del mio Cronache artificiali!
Chiuso il dossier sci-fi, ritroviamo
Andrea Ventura, che porta avanti il suo progetto Quindie nella nuova veste della
“Quindieteca di Alessandria”, un gruppo Telegram in cui inserire le schede dei
libri indipendenti. Valentina Costa, in qualità di editor e coach di scrittura,
propone poi una guida essenziale per pubblicare in crowdfunding, ricca di
elementi utili per chi parte da zero.
Nel complesso, tra i contenuti nuovi e il proseguimento
delle iniziative del primo numero, il freebie, i segnalibri e il nuovo merchadising,
Indiezine mostra di essere costituito da un gruppo di appassionati pieno
di idee e con una buona capacità di sapersi promuovere. Ho trovato anche una
maggiore cura nella scelta e nella distribuzione dei contenuti: in particolare,
l’idea di dedicare un dossier a un genere specifico funziona, perché riduce una
certa dispersività del primo numero.
Potete scaricare gratuitamente Indiezine
2 qui.
Un bonus
È l’ora del tè! è un gioco di
LudiTales in cui si adopera la Blackout Poetry, anche detta Found Poetry o “Poesia
cancellata”: a p. 20 del manuale trovate tutti i dettagli (è scaricabile
gratuitamente qui). In sintesi, si tratta di cancellare da un testo parole che
riteniamo superflue o, al contrario, di sottolinearle. L’obiettivo è estrapolare
un concetto significativo dalla pagina, che magari non era visibile a una prima
lettura. Conoscevo questo metodo non tanto perché è stato sdoganato dal
Dadaismo, quanto perché ricordo di aver letto che il cantante dei R.E.M., Michael
Stipe, lo abbia utilizzato per creare alcuni testi delle sue canzoni, tra cui Country
Feedback.
È l’ora del tè! è dedicato ad Alice nel Paese delle Meraviglie e prevede l’utilizzo di ben dodici personaggi, tra i più caratteristici del libro: dategli un’occhiata!
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