Cunk on Earth, ovvero la profanazione dell'intellettualità

 


Cunk on Earth è un mocumentary (un falso documentario), come ci suggerisce il titolo. Diane Morgan, già attrice in serie quali After Life, ritorna nei panni di Philomena Cunk, una giornalista investigativa, in possesso di informazioni totalmente alterate sulla realtà,

Philomena era stata parte di Weekly Wipe e di Cunk on Britain, trampolino di lancio per questa produzione che mira a ricostruire la storia globale. In un modo volutamente dissacrante e, soprattutto, imbarazzante. Diane Morgan entra del tutto nel personaggio e pone domande assurde a esperti (reali) di storia, filosofia, scienza, antropologia.

Diane Morgan si finge stupida, veste gli abiti di quel ragazzino che in gita scolastica fa la domanda più idiota, quella che fa ridere i compagni di classe e che fa vergognare l’insegnante. Ma che ogni tanto mette in risalto una banalità di cui nessuno si era reso conto.

Il personaggio di Philomena è talmente credibile da sembrare reale, pur nel clima surreale che genera: l’arte antica viene considerata poco più di uno scarabocchio infantile; le religioni vengono dissacrate; la Rivoluzione francese si trasforma nella Rivoluzione del topless; Pump Up the Jam dei Technotronic diventa il passepartout per codificare ogni fase della storia umana.

È tutto assurdo, alla maniera dei Monty Python; c’è britishness a volontà, con ironia sugli americani e oblio del resto del mondo, salvo qualche tirata politicamente corretta quale unica nota stonata. O forse, anche quella, è parte della commedia.

Lo consiglio? Sì, come passatempo, da ascoltare rigorosamente in inglese.


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