Edonismo e ossessività nel corpo post-umano. Un racconto di Silvio Valpreda per Eris

Corpo (2022) di Silvio Valpreda, edito da Eris, è un racconto breve ma densissimo, che prende le mosse da uno spunto fantascientifico e sviluppa una storia incentrata sull’introspezione psicologica e sul valore dell’identità individuale in un futuro in cui è possibile trasferire la coscienza. La trama si apre con un evento tragico: un incidente motociclistico che coinvolge il compagno di Alessandra. La protagonista acconsente al dislocamento della sua coscienza in un corpo artificiale, mantenendo il segreto sulla procedura. Tuttavia questo apparente atto d’amore o di disperazione innesca una spirale di dubbi e di paranoie: Alessandra inizia a sospettare che anche il suo corpo possa essere stato sostituito, e ciò la porta a una ricerca ossessiva di prove della propria autenticità. Valpreda costruisce un mondo narrativo che riflette inquietudini contemporanee. La possibilità di trasferire la coscienza in corpi sintetici solleva alcuni interrogativi: siamo definiti dal...