Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Come e perché Dune di Herbert ha sparigliato le carte

Immagine
  Nel panorama della fantascienza del suo tempo, Dune (1965) di Frank Herbert ha rappresentato un salto di qualità netto, quasi un punto di rottura. Nessuno aveva creato prima un’opera con quella complessità sistemica, in cui ecologia, religione, antropologia, politica e mistica si intrecciassero in modo così organico e stratificato. No, nemmeno Asimov con i suoi vasti cicli narrativi. Non è infatti solo una questione di ampiezza del worldbuilding: è proprio la profondità del pensiero organico che Herbert introduce a rendere il romanzo un unicum per il periodo. Questo, chiaramente, non significa che non vi siano stati dei predecessori.   Forse Olaf Stapledon è il più vicino a Herbert in termini di ambizione cosmica e riflessione filosofica sull’evoluzione dell’umanità. Il suo approccio però è molto più astratto, quasi teologico e disincarnato, tanto che le sue opere assomigliano più a speculazioni cosmologiche che a romanzi nel senso moderno. Su un filone spirituale, c...

Da Crichton a Spielberg. Jurassic Park

Immagine
  Il mio Io-bambino, dopo tanti anni, ha sentito l’esigenza di andare alla Fonte del soggetto Jurassic Park , e così ho letto il romanzo di Michael Crichton uscito nel 1990. Dopo alcuni capitoli abbastanza familiari, la storia ha preso una piega abbastanza diversa rispetto alla ben nota pellicola di Spielberg del 1993. E di questo volevo scrivere quest’oggi, in maniera non sistematica e così come mi guida la memoria (per gli elenchi puntati, rivolgersi a Wikipedia e alle chatbot).   Crichton offre al lettore una narrazione decisamente più tecnica e dettagliata rispetto al film. Qualcuno potrebbe pensare al tema della clonazione, ma no: più che discutere di questi particolari, l’Autore è coinvolto in tutta una serie di tecnicismi informatici, tanto da riportare sulla pagina una serie di comandi, che all’epoca – soprattutto a un pubblico di massa – dovevano apparire ancora più fantascientifici dei dinosauri clonati dalla InGen sull’Isla Nublar. Davvero, questa attenzione m...

L'Artù di Tolkien

Immagine
  Dopo aver letto le conferenze e le lezioni di Tolkien, contenute nel volume The Monsters and the Critics and Other Essays ( Il Medioevo e il fantastico ), ho approfondito il rapporto dell’Autore con le leggende e con la mitologia nordeuropea. La caduta di Artù è un’opera poetica incompiuta che rilegge il ciclo arturiano attraverso una lente anglosassone. Composto nei primi anni Trenta e pubblicato postumo nel 2013, il poema propone una visione più tragica della leggenda rispetto alle versioni medievali più note, memore della lezione romantica.  Al contempo, fedele a una certa tradizione, Tolkien utilizza il verso allitterativo, tipico di opere come Beowulf (tradotto peraltro da Tolkien in inglese moderno), rievocando l’atmosfera altomedievale in cui si suppone fosse vissuto l’Artù storico. Il testo ruota intorno alla figura di Artù, un leader militare britannico che combatte contro l’invasione dei Sassoni, distanziandosi dalle ambientazioni cortesi e dai temi religiosi ...