Dieci letture per le giornate mondiali. Settembre 2022
A livello
internazionale, l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha decretato 152 giornate
mondiali. Ogni Paese può comunque istituire le proprie; lo stesso vale per le
giornate globali fissate da organizzazioni e istituzioni non governative.
Per settembre 2022, ho selezionato dieci letture, che presento rifacendomi agli abstract, integrati quando opportuno.
5 settembre.
Giornata internazionale della carità
Il termine
carità deriva dal latino caritas e sta a indicare la benevolenza e la
cura verso il prossimo, intersecandosi con la solidarietà. Esistono molti libri
sull’argomento, dalla narrativa alla saggistica. Qui consiglio Il dono.
Storia dimenticata di un miracolo americano (Il Saggiatore, 2011) di Ted
Gup.
Il saggio biografico è ambientato negli anni della Grande depressione, in una città dell’Ohio in cui gli abitanti hanno perso ogni fonte di sostentamento. Il 17 dicembre 1933, qualche giorno prima di Natale, avviene qualcosa di strano: uno sconosciuto, celato dietro lo pseudonimo B. Virdot, si propone sul giornale di donare dieci dollari a una settantina di famiglie in difficoltà. Arrivano le richieste e la figura misteriosa esaudisce la promessa. Settantacinque anni dopo, l’autore di questo libro riceve dalla madre una valigia con dentro le lettere di quel lontano 1933, che parlano di B. Virdot, ovvero Sam Stane, suo nonno.
8 settembre.
Giornata internazionale per l’alfabetizzazione
Su questo tema
il libro proposto è un percorso nell’istruzione nel nostro Paese: La scuola
degli italiani (Il Mulino, 2007) di Adolfo Scotto di Luzio.
Il volume
ripercorre la storia dell’istruzione scolastica in Italia, dalle origini
risorgimentali alla riforma Moratti. L’Autore mette in risalto il progetto
della classe dirigente post-unitaria, che nell’istituzione scolastica vedeva
l’occasione di edificare la giovane nazione italiana. Si passa poi ai
cambiamenti occorsi durante il regime fascista e alla rimodulazione repubblicana,
frutto di un confronto tra diverse culture, in particolare cattolica e
comunista.
Arrivando agli ultimi anni, Scotto di Luzio tratteggia uno scenario in cui la scuola viene ideologizzata dagli attori politici, senza che questi siano in grado di darle un nuovo ruolo propulsore nella società.
10 settembre.
Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio
Congedarsi dal
mondo. Il suicidio in Occidente e in Oriente (Il Mulino, 2009) di Marzio
Barbagli affronta un tema delicato e oggi molto attuale, dato che il suicidio
risulta tra le prime cause di morte tra i giovani nel nostro Paese.
L’Autore
sviscera il fenomeno del suicidio nelle diverse culture, tra Oriente e
Occidente, indagando le motivazioni e i significati attribuiti al gesto estremo
nel corso dei secoli. All’analisi storico-antropologica si aggiunge un
approccio statistico, con la ricostruzione dell’andamento dei tassi di suicidio
in Europa, India, Cina e Medio Oriente.
In Occidente, il
cristianesimo introduce un vincolo etico, scardinato solo in parte negli ultimi
secoli da una visione dell’individuo quale essere autonomo e dotato della
libertà di scelta. In Oriente, il fenomeno è connesso spesso a diverse
ritualità e a una particolare lotta politica, come per i monaci buddhisti che
si danno alle fiamme per protesta.
Il saggio di Barbagli è un appassionante viaggio in una particolare storia dell’umanità, in cui l’unica mancanza è relativa al suicidio da un punto di vista psicologico, esito del profondo disagio dell’individuo nei confronti di una società spesso alienante.
15 settembre.
Giornata internazionale della democrazia
Dopo la grande
espansione mondiale della democrazia negli anni Novanta, anche a seguito della
fine della guerra fredda, questo sistema di governo ha subìto una battuta
d’arresto negli ultimi vent’anni e, in molti casi, sta virando verso nuovi
dispotismi.
Il saggio
proposto per tale giornata è dello storico Jonathan I. Israel e si intitola
Una rivoluzione della mente. L’Illuminismo radicale e le origini
intellettuali della democrazia moderna (Einaudi, 2011).
L’Autore approfondisce la concezione originaria dei termini “democrazia”, “libertà di pensiero”, “tolleranza religiosa”, “autodeterminazione dei popoli”, etc.: un tempo questi ideali erano estremi, per quanto oggi non ci appaiano più tali. Israel pone anche a confronto l’Illuminismo radicale e quello moderato, che accettava il mantenimento dei privilegi ecclesiastici e nobiliari. Il radicalismo del Secolo dei Lumi prevedeva invece la fine di una gerarchia sociale ordinata da Dio, a vantaggio dell’egualitarismo, di cui ancora oggi beneficiamo nonostante tutto.
18 settembre.
Giornata internazionale della parità di retribuzione
L’economista e
docente Paola Profeta è autrice del saggio Parità di genere e politiche
pubbliche. Misurare il progresso in Europa (Bocconi, 2021), un’indagine dei
recenti progressi sul tema della parità di genere da parte delle Nazioni Unite
e della Commissione europea.
Profeta evidenzia però anche gli squilibri a seconda delle zone europee e pone in risalto un dato: per quei Paesi che hanno sostenuto politiche come il congedo di paternità e le quote di genere è stato difficile misurare l’efficacia di queste iniziative. L’Autrice si occupa di realizzare questa comparazione, da cui emerge come la presenza di donne nelle posizioni decisionali in economia e in politica stia portando a nuove politiche pubbliche. L’approccio è interdisciplinare e permette di valutare i risultati di tale azione a livello economico e di società.
21 settembre.
Giornata internazionale della pace
Per questa
giornata ricordo un classico della filosofia e del pensiero occidentale: Per
la pace perpetua (Feltrinelli, 1991) di Immanuel Kant.
Il saggio è un grande contributo alla tradizione del pacifismo giuridico, fondando le sue teorie nella filosofia della storia e nella teoria etica. Il progetto kantiano su questo tema è audace e di ispirazione universalistica: la pace perpetua è un obiettivo verso cui ci approssimiamo, per quanto il filosofo sia cosciente delle problematiche che l’umanità debba affrontare.
23 settembre.
Giornata internazionale delle lingue dei segni
Il romanzo Malintesi
(Quodlibet, 2019) di Bertrand Leclair racconta la storia di Julien Laporte,
nato sordo negli anni Sessanta, in una cittadina francese, ed educato secondo
il classico metodo oralista.
Il giovane fugge
di casa a diciotto anni e scopre in un locale parigino l’esistenza della lingua
dei segni, che porterà alla sua liberazione come individuo. Il linguaggio dei
segni, elaborato durante l’Illuminismo, è stato “bandito” dall’Europa per oltre
un secolo, dopo il Congresso di Milano del 1880.
Lo scrittore parla per esperienza diretta, in quanto padre di una ragazza sorda: il romanzo infatti è anche un confronto tra genitori e figli, tra incomprensioni generazionali e pregiudizi assimilati.
27 settembre.
Giornata mondiale del turismo
Dino Gavinelli
ha scritto Geografia del turismo contemporaneo. Pratiche, narrazioni, luoghi
(Carocci, 2019), un saggio che, con un approccio multidisciplinare, aiuta a
comprendere meglio l’attuale “età del turismo”.
Il volume analizza le diverse tipologie di turista e di turismo, le narrazioni che nascono in determinati luoghi, le sfide contemporanee relative all’autenticità, alla sostenibilità e alla responsabilità delle pratiche turistiche, in grado di trasformare, nel bene e nel male, gli ambienti in cui si realizzano.
28 settembre.
Giornata mondiale della rabbia
John Osborne è
autore di un classico, Ricorda con rabbia (Einaudi, 1997), una
commedia del 1956.
La storia è incentrata su un triangolo amoroso tra Jimmy Porter, un uomo intelligente ma dal carattere difficile, l’impassibile moglie borghese, Alison, e la sua altezzosa migliore amica, Helena Charles. Dal successo della commedia, nacque l’espressione “giovani arrabbiati”, a indicare gli scrittori della generazione di Osborne, fautori di uno stile duro e realista.
30 settembre.
Giornata marittima mondiale
Raccontare il mare (Iperborea, 2015) di Björn Larsson
è un viaggio in questo luogo dell’anima, tra citazioni di grandi classici
(Omero, Conrad, Slocum, etc.) e dei loro autori.
Larsson si domanda perché
continuiamo a considerare il mare il simbolo della libertà e di una vita
autentica, forse ormai in maniera parodistica: nel nostro immaginario c’è il
vero mare o solo il suo mito? Larsson prova a rispondere al quesito, facendo
parlare quegli scrittori che hanno raccontato la dura vita di pescatori e di
marinai e che spesso hanno vissuto in prima persona il lato dolce e quello
terribile di questo spazio fisico e interiore.
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