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Visualizzazione dei post da 2013

Un pensiero per il Natale insieme a Dickens

Accompagnatemi, lettori, in questo breve viaggio nel mondo di Dickens, in quello che anche noi, un tempo, siamo stati. In questo Natale i più sono poveri, di tasche e di spirito, unendo in un’unica desolazione questi due aspetti... - Lieto Natale, zio! un allegro Natale! Dio sia con te, - gridò l’allegra voce di un nipote di Scrooge, il quale gli arrivò addosso così rapidamente che l’augurio l’aveva preceduto di poco. - Eh via! - rispose Scrooge - sciocchezze! Il nipote si era così ben scaldato, a furia di correre nella nebbia e nel gelo, che sembrava tutto acceso; aveva la faccia bella rossa; gli occhi gli brillavano, il fiato fumava ancora. - Come, zio, Natale una sciocchezza! - esclamò il nipote di Scrooge. – Non vorrai certo dir questo. - Sì, che lo dico! - ribatté Scrooge. – Lieto Natale! Che diritto hai tu di essere lieto? che ragione hai di essere lieto? Non sei abbastanza povero? - Via! - riprese il nipote ridendo. – E che diritto hai tu di...

L'uccellino e la Fenice

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Oggi è morto un uccellino. Non so quale fosse il suo nome, né se ne avesse uno. So per certo che è esistito, perché di lui si parlò a lungo nei libri, nei telegiornali e nelle radio. Un tempo era riuscito in qualche strano modo a fuggire dalla gabbia. La sua compagna non aveva osato seguirlo, diceva che dai racconti di quelli che erano liberi non valeva la pena scappare da una gabbia più piccola ad una più grande. “È solo più difficile trovare il cibo, anzi, è proprio il fatto che devi saperlo trovare… e non parliamo delle migrazioni, della lotta per la sopravvivenza… e la riproduzione!”. Un giorno gli avevano riferito questo i passeri della zona, solo che quell’uccellino, al contrario della compagna, non si era perso d’animo. Architettò alla buona un piano di fuga, e quando lei chiuse gli occhi per dormire, ecco che in un batter di ciglio era uscito. Lei, mezza assonnata e raggomitolata tra le piume, riaprì per un momento gli occhi, poi li richiuse, per poi riaprirli di nuovo con i...

Cronaca personale di un morto qualunque

Ieri pomeriggio, come forse qualcuno saprà, un ragazzo è stato investito da un treno nel tratto tra il bivio di Aurisina e Monfalcone (1) . Per caso, quello stesso pomeriggio stavo tornando a Trieste e come molte altre persone sono rimasto bloccato per più di un’ora a causa di questo “imprevisto”. Così, per passare il tempo, dopo essere arrivato a quasi metà del libro che sto leggendo, ho pensato di riposare la vista e ascoltare ciò che si diceva intorno a me… Un primo annuncio era arrivato già mentre aspettavamo il treno. Un po’ di sbigottimento; qualcuno che sbuffava, niente di più. Al contrario, giunti all’incirca a San Giorgio di Nogaro, il capotreno avverte i passeggeri del ritardo imprecisato che si accumulerà da quel momento a causa di un investimento. E lì scatta un applauso, quando meno te lo aspetti, così, senza ragione. Fai finta di niente, sarà l’idiota di turno. Chissà che ha capito. Il treno riparte, forse un po’ incerto, si intuisce che il ritardo non ...