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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

Una regalità da conquistare. Il cacciatore di draghi di Tolkien

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  Terminata la fase preparatoria della trilogia de Il signore degli anelli , Tolkien si concesse un’interruzione distensiva prima dell’inizio della stesura vera e propria. Vide così la luce Giles il Fattore di Ham , uscito nel 1949 in Inghilterra e tradotto nel nostro Paese soltanto nel 1975, nell’edizione Einaudi intitolata Il cacciatore di draghi .   La storia è ambientata nel Piccolo Regno, un territorio che Tolkien si sforza di definire in maniera storica e realistica. Di questo regno sono sopravvissuti pochi frammenti, ma il narratore ci racconta di aver scoperto un manoscritto, «forse più una leggenda che un resoconto vero e proprio», poiché è «colma di cose stupefacenti» desunte anche da racconti popolari e non «da sobri annali». In termini spaziali, siamo nella valle del Tamigi, con un allargamento a nord-ovest fino alla muraglia del Galles. Gli avvenimenti narrati sono molto lontani dal tempo del compilatore, ma sembra tuttavia che egli abbia vissuto nel Piccol...

La malinconia degli scritti di Han Kang

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  L’ora di greco ( Adelphi , 2023) di Han Kang è un libro che mi ha portato fuori dalle mie consuete letture, come è giusto che sia. Dell’Autrice apprezzo lo stile, quel tentativo di ridurre la molteplicità a poche parole. Noi occidentali, forse, diremmo “a frammenti”: ma i frammenti di Han Kang sono di grande valore e vivono di vita propria, come quell’unica parola che potrebbe racchiudere tutto il significato del mondo e che i due protagonisti ricercano, invano: «Quando il bambino che aveva messo al mondo sette anni prima e che non poteva più veder crescere aveva imparato a parlare, le capitava di sognare una parola che condensava tutte le lingue dell’umanità. Era un incubo così realistico da lasciarle la schiena fradicia di sudore. Un’unica parola carica di una densità e una gravità spaventose. Una parola che, se qualcuno l’avesse pronunciata, sarebbe esplosa all’istante, espandendosi come la materia al principio dell’universo.»   Da un lato, abbiamo una donna, che ...

Vita e destino di Alexander Sand

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  Genova è diventata Genuaua, l’uggiolio lamentoso di una città abitata da ombre di persone, i genuesis. Si combattono in una lotta fratricida, si impongono gli uni sugli altri, in una dissoluzione anonima e basata sulla forza o sull’inerzia. Il protagonista de Le fortune di Alexander Sand (Zona42, 2023) si racconta in prima persona. Ci riferisce sùbito che la sua storia non è una storia, ma, proseguendo la lettura, mi è rimasto il dubbio che egli, in fondo, rimpianga di non poterne avere una, a dispetto di una certa ritrosia. Nelle prime pagine, si delinea una fragile trama, tra elementi noir e distopici. Sandro è (o vorrebbe essere) un investigatore che ha lavorato per il “mafioso” Giuseppe Bonaparte, emblema del potere corrotto e prevaricatore. Si trova incastrato in una situazione scomoda, con la morte della figlia di Bonaparte, e cerca di sopravvivere con la speranza – l’ultima – di poter raggiungere la madre Luisa in Argentina.   Sandro è inseguito da uomini che...

Egofobia in un misto di orrore psichico e scientifico

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  Copertina dell'edizione Nua del 2022 Una società del controllo, nell’anno 2046, che pretende la partecipazione attiva di tutti i cittadini, a tal punto da rendere illegali gli hikikomori. Una società fragile sotto il profilo psicologico, anche a causa della distruzione che pervade il mondo, tra desertificazione e piogge acide. Si fugge da esso, ci si chiude in camera a giocare nella realtà virtuale, o aumentata; ci si rifugia in un oggetto o nel cibo o in una qualsiasi cosa da trasformare in ossessione. Tutto pur di fuggire da quel mondo devastato: è così strano da accettare? Thomas è un giovane sensibile, che si pone tante domande sulla vita e sugli altri; è incapace di gestire le situazioni nelle quali perde il controllo. Non è cattivo; è di buon cuore, ma è figlio della società che ho appena descritto e, di conseguenza, non coglie certi meccanismi che ne condizionano la vita privata.   Finisce all’Institute of Rare Mental Patology e si rende conto che la sua condizi...