Un breve itinerario per la Provenza: le migliori mete
Introduzione
L'arte
La Provenza è da considerarsi
un luogo a parte nel contesto francese, unico da vedere. Rappresenta infatti
quella parte del Paese che più si avvicina alla civiltà mediterranea e ne
condivide spesso le caratteristiche fondamentali.
Influenzata nei millenni da
diverse popolazioni, la Provenza può vantare oggi una storia che difficilmente
si ritrova in altre parti del mondo. I due momenti topici per quest'area sono
costituiti dall'epoca romana e dal Medioevo. Ma la storia non è tutto: la
cultura culinaria e la natura provenzale presentano diversi elementi
caratterizzanti, come, per esempio, con la vasta diffusione della lavanda.
Terra di poeti, di uomini di spirito, di personalità politiche; terra di mare e di montagna; terra per molto tempo di passaggio, ma anche dove risiedere. La Provenza è nei suoi profumi, nei colori floreali, nella roccia dei suoi monumenti e in molto altro ancora. Visitarla è un'esperienza da fare almeno una volta nella vita e il consiglio è di farlo in treno, passando di stazione in stazione, oppure con un camper, scoprendo i luoghi di collegamento tra le varie città, che spesso sembrano dimenticati dall'essere umano.
Terra di poeti, di uomini di spirito, di personalità politiche; terra di mare e di montagna; terra per molto tempo di passaggio, ma anche dove risiedere. La Provenza è nei suoi profumi, nei colori floreali, nella roccia dei suoi monumenti e in molto altro ancora. Visitarla è un'esperienza da fare almeno una volta nella vita e il consiglio è di farlo in treno, passando di stazione in stazione, oppure con un camper, scoprendo i luoghi di collegamento tra le varie città, che spesso sembrano dimenticati dall'essere umano.
Molti, infatti, e
sempre più spesso, stanno riscoprendo la Provenza dei castelli, dei monasteri e
dei borghi sperduti, intimamente collegati tra loro. Per questo oltre ai
camper, si trovano anche gruppi di motociclisti, che legano questa loro
passione per le due ruote all'interesse per la cultura medioevale. In Provenza,
anche la tradizione monastica ha antichissime radici, tra le più antiche di
tutta Europa, tanto da rendere quest'area un punto di irradiazione della
rinascita della civiltà occidentale in seguito alla caduta dell'Impero romano.
Questo breve itinerario terrà conto soprattutto delle esperienze dirette dello scrivente; lungi dall'essere completo (quell'articolo "un" nel titolo è fondamentale), propone tuttavia una serie di mete degne di nota.
L'arte
Oltre che ad aver affascinato
poeti, scrittori di ogni genere e i primi monaci europei, la Provenza è anche
terra d'arte. Stiamo parlando davvero di una regione che è un museo a cielo
aperto, in quanto conserva in modo sublime monumenti del periodo romano, come
nella piccola ma affascinante Arles, o a Le Pont du Gard, con un
ponte a tre livelli, che è un capolavoro architettonico di quell'epoca.
Nimes era invece chiamata la "Roma di Francia": si ricordano Les Arenès, ovvero l'anfiteatro romano, poi trasformato in castello nel corso del Medioevo; la Tour Magne, i "giardini della fontana" che racchiudono il tempio di Diana; o ancora il castello e l'antico tempio noto come Maison Carrér.
Ad Avignone si conserva l'impronta data dai pontefici che vi risiedettero durante la cosiddetta "cattività avignonese". Richiamando invece di nuovo Arles, città chiave nella biografia di van Gogh, vale la pena visitare i monumenti romani, ma anche ciò che rimane dell'attività dell'artista olandese.
Nimes era invece chiamata la "Roma di Francia": si ricordano Les Arenès, ovvero l'anfiteatro romano, poi trasformato in castello nel corso del Medioevo; la Tour Magne, i "giardini della fontana" che racchiudono il tempio di Diana; o ancora il castello e l'antico tempio noto come Maison Carrér.
Ad Avignone si conserva l'impronta data dai pontefici che vi risiedettero durante la cosiddetta "cattività avignonese". Richiamando invece di nuovo Arles, città chiave nella biografia di van Gogh, vale la pena visitare i monumenti romani, ma anche ciò che rimane dell'attività dell'artista olandese.
I profumi
Ma come dicevamo
nell'introduzione, la Provenza non è solo storia, arte e monumenti. Molta della
sua celebrità a livello internazionale è data dalla plurisecolare arte della
profumeria. Un'attività antica, che accanto alle fragranze più classiche è
anche stata in grado di innovarsi e di estendere la propria rete commerciale in
tutto il mondo, sempre mantenendo alta la qualità del prodotto.
La cosiddetta "strada dei profumi" è da visitare preferibilmente in primavera, per ovvie ragioni, e oltre alla lavanda si vedranno certamente gelsomini, rose centifolia e altro ancora. Il centro focale di questa industria è la città di Grasse, cresciuta a partire dal Medioevo: molti celebri profumi francesi sono nati proprio in questo luogo ed è presente un museo tematico molto interessante.
Altri luoghi di questo percorso sono ancora una volta Avignone, in cui si trovano il Museo della Lavanda e altre fabbriche antiche spesso adibite a musei. Vale la pena citare infine Marsiglia, dove si trovano negozi caratteristici, che fanno parte di quella fitta rete internazionale dedicata ai profumi.
La cosiddetta "strada dei profumi" è da visitare preferibilmente in primavera, per ovvie ragioni, e oltre alla lavanda si vedranno certamente gelsomini, rose centifolia e altro ancora. Il centro focale di questa industria è la città di Grasse, cresciuta a partire dal Medioevo: molti celebri profumi francesi sono nati proprio in questo luogo ed è presente un museo tematico molto interessante.
Altri luoghi di questo percorso sono ancora una volta Avignone, in cui si trovano il Museo della Lavanda e altre fabbriche antiche spesso adibite a musei. Vale la pena citare infine Marsiglia, dove si trovano negozi caratteristici, che fanno parte di quella fitta rete internazionale dedicata ai profumi.
La riviera
Un discorso a parte merita la
costa provenzale. Si scende verso il Grand Bleu, altro nome per il
Mediterraneo, per ritrovarsi di fronte ad un ambiente che richiama molto altre
coste come quella delle Cinque Terre o quella Amalfitana. Si passa quindi dalle
grandi città, dall'antica storia marinara, ai piccoli porti (turistici e non).
Non mancano ovviamente le spiagge, dove spiccano per esempio quelle di Cannes.
L'intrattenimento e le strutture ad esso dedicato sono molto progredite e soprattutto
nel periodo estivo è possibile approfittarne per vacanze all'insegna del totale
relax.
Di nuovo, Marsiglia torna prepotentemente sulla scena: Alexandre Dumas
disse che fosse il punto di incontro di tutto il mondo e ancora oggi questo è
in parte vero. La cucina marsigliese ne è un esempio eclatante, che vale la
pena provare ed è accessibile a tutti i portafogli.
Nizza conserva molto delle
proprie origini italiane, per esempio nei monumenti e nei caffè. In questa
città, per esempio, capita di avvertire una sensazione simile a quella che si
avverte visitando città come Rovigno e Parenzo, che per l'influenza italiana
appaiono ancora oggi sorelle gemelle di città effettivamente italiane come
Venezia, Genova e Napoli.
La cucina
Molti viaggiano in Provenza con
il preciso interesse per la sua cucina. D'altra parte, le spezie provenzali
sono famose in tutto il mondo e si legano appunto alla coltivazioni di piante
che spesso vengono utilizzate anche in profumeria.
A Marsiglia non si può perdere la cosiddetta "bouillabaisse", pesce di scoglio cotto in un brodo di olio, acqua e spezie aromatiche, vero piatto della più tradizionale cucina mediterranea e in generale marinara. La cucina provenzale è chiamata la cuisine du soleil, ovvero la cucina del sole, espressione che ne esprime tutte le caratteristiche. Nei piatti provenzali sono centrali i frutti di mare, gli ortaggi, la frutta, l'olio d'oliva, l'aglio e molto altro ancora.
A Marsiglia non si può perdere la cosiddetta "bouillabaisse", pesce di scoglio cotto in un brodo di olio, acqua e spezie aromatiche, vero piatto della più tradizionale cucina mediterranea e in generale marinara. La cucina provenzale è chiamata la cuisine du soleil, ovvero la cucina del sole, espressione che ne esprime tutte le caratteristiche. Nei piatti provenzali sono centrali i frutti di mare, gli ortaggi, la frutta, l'olio d'oliva, l'aglio e molto altro ancora.
I rilievi
Per un altro genere di turismo,
le montagne
provenzali meritano di essere citate in ogni guida del genere. Si
tratta di rilievi non troppo elevati e molto diversi da una zona montana
relativamente vicina come quella dell'Alta Savoia.
Nel caso delle montagne
provenzali non vi è nulla di maestoso, ma nella loro semplicità di forme e
colori contribuiscono ad alleggerire qualunque peso interiore che le persone
portano con sé. Tra le mete più interessanti ricordiamo almeno Mont Ventoux,
Col d'Izoard e Mont Vinaigre.
Un altro aspetto molto vantaggioso di questi
itinerari è che il turismo di massa non è presente. Se infatti sulla costa,
soprattutto in estate, si rischia di incorrere in giornate torride trovandosi
in mezzo a moltissimi turisti, al contrario in queste montagne la presenza
umana è in generale ridotta e legata ancora a ritmi molto lenti e a stili di
vita salutari.
I monasteri
Forse non molti lo sanno o lo
ricordano, ma in fondo la rinascita europea in seguito alle invasioni
barbariche è partita anche da qui. In questa zona si ritirarono i primi eremiti
e i primi gruppi di monaci, che nei secoli realizzarono un'intima comunione tra
corpo e spirito. A livello pratico, insegnarono alle persone la solidarietà nei
confronti dei numerosi pellegrini di passaggio, diretti per esempio a Santiago
de Compostela.
Non occorre essere religiosi in senso stretto per apprezzare la bellezza di
questi monasteri; ne
ricordiamo quindi tre: l'abbazia cistercense di Lérins, centro focale di
diffusione di una certa tradizione del monachesimo occidentale; l'abbazia
cistercense di Sénanque, che si distingue subito per i suoi campi di lavanda;
infine, l'abbazia cistercense di Thoronet, esempio molto interessante
dell'attività di questo ordine, che si concretizzò anche a livello
architettonico.
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