L’immagine e la sua complessità. Speculazioni artistiche sulle macchie di Rorschach

Struttura delle tavole e ipotesi artistica La quarta tavola di Rorschach Lo psichiatra svizzero Hermann Rorschach (1884-1922) pubblicò alcune immagini del celebre test sulla personalità nel 1921. Il test si fondava su dieci tavole che presentavano macchie d’inchiostro su una superficie: cinque tavole in b/n, due in nero e rosso, tre a colori. Le macchie non rappresentano nulla, oppure tutto: non si possono dire davvero astratte, sebbene per alcuni l’interpretazione le renda tali. Eppure nel test di Rorschach non è importante solo l’interpretazione dell’immagine (il “che cosa” è rappresentato), ma anche se l’immagine sia vista come ferma o in movimento; come siano state interpretate le eventuali sfumature; su quali dettagli si sia concentrato il soggetto; quanto tempo sia stato impiegato e molto altro ancora. L’interpretazione della forma, per esempio, comunica allo psicologo il grado di connessione del soggetto con la realtà. Il colore, invece, come ben descritto da...