Bookstagrammer. Il divario tra visibilità e qualità

Non parlerò dei grandi bookstagrammer, da decine di migliaia di follower. In questo caso capacità, lungimiranza e abilità nel progettare hanno reso possibile la creazione di profili di libri eccezionali. Che stimolano la lettura, anche di titoli meno noti, con un’attenzione particolare ai contenuti scritti e visuali. Questa cura non è solo frutto dell’ingegno, ma anche degli investimenti, un fattore che la gran parte di coloro che desiderano avere successo sui social dimentica. Si potrebbe qui parlare dei libri intesi come merce e del fatto che essi abbiano un valore più estetico, figurativo, che sostanziale. Il fattore popolarità passa attraverso la visibilità dell’oggetto-libro, dal momento che il suo contenuto è meno immediato da mostrare e tende a rimanere nell’animo di chi legge. Ma nei casi virtuosi dei bookstagrammer, quelli da decine di migliaia di follower, tale aspetto risulta secondario, a maggior ragione in un Paese in cui la lettura è una chimera per i più e questi stimo...