La percezione della realtà. Dietro le apparenze di uno spazio globale

In questo articolo parlerò di alcune opere di quattro artisti contemporanei, per discutere della linea sottile che nella società separa ciò che è manifesto da ciò che è dissimulato. Ma l’analisi si estenderà oltre l’àmbito sociale e parlerà di come sia possibile una conoscenza dello spazio di tipo verticale, che vada oltre il contingente e abbia un significato simbolico più esteso. Le quattro opere sono quindi state ordinate in modo tale da passare dalla realtà sociale alla realtà dell’intelletto. L'opera di J. Wall Partiamo da Jeff Wall e dalla sua Dead Troops Talk (a vision after an ambush of a Red Army Patrol, near Moqor, Afghanistan, winter 1986) del 1992. Si tratta di una fotografia, strumento utilizzato in questo caso quale mezzo di finzione: l’allestimento del set rappresentato richiese un anno e coinvolse esperti di effetti speciali, truccatori, costumisti e via discorrendo. L’immagine finale è frutto di un montaggio digitale, costituito da fotografie separate. ...